Elihu Vedder 1836-1923 Illustration for Rubáiyát 1883-84


libero adattamento in lingua inglese
di Edward FitzGerald (1809-1883)
quinta edizione postuma del 1889
con traduzione in italiano








1

Destati! Poiché il Sole, che ha cacciato
Le Stelle dal suo cospetto nel Campo della Notte,
Fuga la Notte dal Cielo assieme a loro, e colpisce
La Torretta del Sultano con un Raggio di Luce.

2

Prima che lo spettro di luce che annuncia l'Alba svanisse,
Credevo di udire una Voce gridare nella Taverna:
"Se tutto è pronto nel Tempio,
Perché il Fedele indolente sonnecchia all'esterno?"

3

E, mentre il Gallo cantava, sulla soglia
Della Taverna gridavano "Aprite dunque la Porta!
Sapete bene quanto è breve il Tempo che ci è concesso,
E, una volta partiti, non ci sarà più dato di ritornare".



4

Ora che il Nuovo Anno ridesta i desideri sopiti,
l'Anima pensosa si ritira in Solitudine,
Dove la BIANCA MANO DI MOSE' sboccia
sul Ramo, e Gesù dalla Terra sospira.

5

L'Irám in verità è finito con tutte le sue Rose
E il Calice dei sette Anelli di Jamshyd è perso;
Ma sulla Vite si accende ancora un Rubino,
E molti Giardini fioriscono accanto all'acqua.
6
E le labbra di Davide sono serrate; ma, nel divino
Penetrante Pehlevi, "Vino! Vino! Vino!
Vino Rosso!" l'Usignolo grida alla Rosa
Per tingere di rosso la sua pallida guancia.



7

Venite, riempite il Calice, e nel fuoco della Primavera
Gettate la veste invernale del Pentimento:
L'Uccello del Tempo ha poca strada
Da percorrere - e l'Uccello è in volo.

8

A Naishapur come a Babylon,
Sia che il Calice versi dolcezza o amarezza,
Il Vino della Vita continua a stillare goccia dopo goccia,
Le Foglie della Vita continuano a cadere una ad una.

9

Ogni mattina porta con sé mille Rose, dici:
Sì, ma dove lascia la Rosa di ieri?
E questo primo mese d'Estate, che porta la Rosa,
Ci toglierà Jamshyd e Kaikobad.